Storia di una catastrofe evitata… per un soffio

Chi predica bene razzola male, recita il proverbio. Ho sempre sostenuto l’esigenza di backup frequenti dei dati di business o comunque importanti.

Custodivo la maggior parte dei dati sul mio buon vecchio (3 anni oramai) LACIE, un disco esterno USB da 250 GB. Solitamente faccio backup frequenti per i files di progetto e le fotografie digitali su DVD-ROM, ma nulla per quanto riguarda i montaggi dei filmati AVI, essendo questi di dimensioni spropositate: 50-60 GB complessivamente tra i files originali scaricati dalla videocamera digitale JVC, il montato, i files di contorno e i files temporanei… D’altronde per backuppare tutto ciò ci vorrebbe un’unità nastro o un altro disco fisso; e poi i tempi di backup non sarebbero proprio istantanei…

Lacie unità esterna

E la perdita dei dati a causa della rottura del disco è per me in generale una cosa tremenda!Così, per razzolare bene ed evitare la perdita dei suddetti montaggi video, ho acquistato un’unità esterna che implementasse la tecnologia RAID 1, ovvero la copia real-time dei dati (a livello di byte) tra due dischi. In questo modo, pur rimanendo la problematica del backup, ho aumentato l’integrità dei dati e la tolleranza ai guasti del disco.Ho acquistato un Mapower TB32, cioè un’unità esterna che espone al Sistema Operativo un unico disco (il mirror), mentre invece internamente ci sono 2 dischi SATA che lavorano in parallelo. La configurazione è semplice e viene effettuata solo in hardware tramite un jumper e lo stato dei  dischi è visualizzato tramite i led sul pannello frontale. Le connessioni esterne sono USB ed eSATA

Enclosure TB32 raid1

La sceneggiatura (alla Bill Maxwell) prevedeva quindi la copia dei dati tra le due unità USB. E la copia di 200 GB  non è una cosa da farsi con Windows Explorer, che è estremamente lento ed in caso di errori si ferma a metà.

Ho utilizzato invece Killcopy, un programma freeware che accellera la copia tra files sfruttando parallellismo e grandi buffer di memoria; inoltre può effettuare una verifica dei bytes scritti (utile nelle copie in rete), riservare lo spazio prima della copia effettiva (per ridurre la frammentazione del file) ed essere utilizzato dalla command line.  Cito brevemente  Teracopy, un altro programma con le stesse caratteristiche, disponibile gratuitamente per usi non commerciali.

E nel bel mezzo della copia massiva, dopo un centinaio di GB copiati,  ecco comparire i primi problemi: errori CRC, dovuti probabilmente a settori danneggiati o illeggibili… Non mi preoccupavo, finché questi comparivano su alcuni file thumb.db o su qualche foto già backuppata; mi sono seriamente preoccupato quando, ad un certo punto è comparso il popup di alert Disco non inizializzato, formattare il disco!

Ovviamente non ho seguito il suggerimento di Windows, e mi sono buttato freneticamente nell’attività di data recovery.

Il disco veniva riconosciuto tra le periferiche rimuovibili, la partizione del disco veniva riconosciuta dal Sistema come RAW, non più come NTFS, e questo significava che si era danneggiata l’area del disco dove risiedeva la MFT, quindi non l’elettronica o le meccaniche del disco.

Tutto sommato la situazione non era cosè catastrofica: quello che mi interessava veramente l’avevo già copiato e poi avevo alcuni backup delle foto e del software sviluppato; non mi ricordavo se mancava ancora qualche file…

Alla fine ho utilizzato GetDataBack for NTFS, un eccellente programma commerciale per il recupero dei dati: di fatto analizza i settori del disco alla ricerca di record e pezzi di directory; poi permette il salvataggio dell’indice così ricostruito su un file, in modo tale da poter accedere velocemente ai dati del disco anche in un secondo momento senza dover ripetere l’analisi. 

Alla fine ritengo di aver recuperato il 99% dei dati presenti sul disco USB, e comunque il 100% di ciò che mi interessava veramente.

Una storia comunque finita bene, anche se mi ha fatto sudare freddo perdendo un po’di tempo durante il week-end, e che mi ha dato ragione sull’importanza delle politiche di backup e salvaguardia dei dati per mezzo della tecnologia Raid.

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